Analizzando la vita della comunità cristiana, la prima cosa che richiama la nostra attenzione è senz’altro il Culto. La vita dei primi cristiani era incentrata proprio sul culto di adorazione a Dio, ci si riuniva tutti insieme per pregare, per cantare inni di lode, per ascoltare l’insegnamento (ammaestramento) della Parola di Dio e per ricordare il sacrificio di Cristo.
Il primo giorno della settimana, la domenica (secondo il calendario ebraico), è dedicato al culto come adorazione di Dio, la partecipazione spirituale della nostra mente alla verità del vangelo.
Il culto al Signore è semplice e sobrio.
“I veri adoratori adoreranno il padre in spirito e verità; poichè tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità” (Giovanni 4:24)
Il culto era per i primi cristiani, ed è oggi per noi, il primo e più importante momento di aggregazione e condivisione della fede comune.
La Scrittura ci insegna che ogni credente offre a Dio il proprio culto, in senso personale sempre, ogni giorno ed ogni istante della propria vita (… sacrificio vivente; Romani 12:1), e in senso comunitario radunandosi insieme alla chiesa (assemblea).
Il Nuovo Testamento ci fa vedere che dai primi giorni nella vita della chiesa di Cristo, i discepoli si radunavano per compiere degli atti di adorazione a Dio. Il primo giorno della settimana (la Domenica) era il giorno speciale in cui tutta la chiesa, in ogni città si riuniva per celebrare la cena del Signore (At 20:7; I Cor 16:1-2) perché era il giorno della resurrezione di Cristo (Mc 16:9).
Gli elementi del culto
Durante il culto si svolgono le seguenti attività:
- Si prega Dio con parole che escono dal cuore, evitando lunghe litanìe e frasi ripetute a memoria.
- Si cantano inni al Signore senza l’aiuto di strumenti musicali: il cuore è lo strumento specificato da Dio senza la necessità di aggiungervi altro.
- Si legge e si commenta la Bibbia con attenzione, nello sforzo di trarre utili ammonimenti, esortazioni e incoraggiamenti.
- Si partecipa alla morte e alla risurrezione di Gesù con la cena del Signore prendendo il pane e il vino in ricordo del Suo sacrificio.
- Si raccoglie un contributo economico volontario (colletta) al quale ogni membro della chiesa partecipa liberamente.
Il culto collettivo si compone dunque di forme, di elementi. Ricordiamo però che una caratteristica essenziale del culto è che sia offerto, oltre che in “spirito”, cioè quale frutto della fede di ognuno che vi prende parte, sinceramente di cuore, anche “in verità”, cioè secondo la verità rivelata da Dio nella Sacra Scrittura. Dobbiamo allora conoscere gli elementi biblici affinché il nostro culto possa essere elevato in “verità”.
Atti 2:42
“ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere”
1. “Ascoltare l’insegnamento degli apostoli”
Naturalmente nei primi anni di vita della chiesa, non esisteva ancora il canone completo degli scritti apostolici (che noi oggi chiamiamo Nuovo Testamento), i cristiani quindi leggevano e venivano ammaestrati dalle lettere e dagli scritti che ricevevano direttamente da qualche apostolo, o da qualche altra comunità (Col 4:16).
2. “nel rompere il pane”
Nel vangelo di Luca (22:19ss) leggiamo:
“Poi prese del pane, rese grazie e lo ruppe, e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi“.
La cena del Signore (eucaristia) deve essere ripetuta in memoria di Cristo, in memoria della sua sofferenza e della sua morte espiatrice per noi, ma anche in memoria della sua gloriosa resurrezione.
3. “nelle preghiere”
La preghiera è prova sicura di fede in Dio e nella sua parola. La chiesa di Cristo pertanto è fin dal suo inizio una istituzione orante (che prega). Perciò, una chiesa per identificarsi con quella apostolica deve dare particolare importanza anche alla preghiera.
Il Culto che offriamo a Dio si tiene ogni domenica presso il locale di Via Roccaromana, 33 a Catania, di norma a partire dalle ore 10:00, ma in questo periodo, a causa dell’emergenza COVID-19, in due turni alle ore 9:30 e alle ore 11:00
La lode a Dio si esprime anche col canto. Sin da tempi antichissimi l’uomo ha utilizzato il canto anche nei riti religiosi, la Bibbia esorta i credenti a fare uso di questa forma di espressione, “parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore” (Efesini 5:19).“La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali” (Col 3:16).
La chiesa di Cristo di Catania tiene un incontro settimanale di studio degli inni di lode, per migliorare nella qualità del canto di quegli inni che si cantano abitualmente, e per impararne di nuovi.
Lo studio degli inni di lode si tiene ogni martedì presso il locale di Via Roccaromana, 33 a Catania, a partire dalle ore 19:00
La preghiera è una componente fondamentale nella vita del cristiano, la Bibbia più volte ne indica l’importanza e ne consiglia la pratica, ”siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera“(Rm 12:12).
se fatta con cuore sincero e fedele, la Sacra Scrittura invita a pregare per molte cose, per le necessità materiali, per la guarigione, per i governanti, per l’espansione del Vangelo, per tutti i credenti, “pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi” (Ef 6:18).
Oltre che individualmente i primi cristiani erano soliti riunirsi in gruppo per dedicarsi alla preghiera, anche noi oggi vogliamo dare importanza alla preghiera, per questo motivo teniamo un incontro settimanale di preghiera presso il nostro locale di riunione.
Se anche tu vuoi partecipare ai nostri incontri di preghiera sarai il benvenuto, puoi anche fare una richiesta specifica di preghiera (qualcosa che ti sta particolarmente a cuore e per la quale vorresti che pregassimo) utilizzando l’apposita pagina “Richiesta Preghiera” del nostro sito.
L’Incontro di preghiera si tiene, insieme allo studio degli inni, ogni martedì presso il locale di Via Roccaromana, 33 a Catania a partire dalle ore 19:00
La Parola di Dio è la base, il fondamento e il nutrimento della vita di ogni cristiano, per questo motivo Paolo apostolo dice:
“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (II Timoteo 3:16-17).
Luca, scrivendo il libro degli Atti, elogiava i giudei di Berea, molti dei quali si convertirono a Cristo, in quanto mostrarono un sincero e profondo interesse per la Parola di Dio e non si limitarono a ricevere la predicazione di Paolo, ma approfondirono la propria conoscenza leggendo le Scritture per ottenere un riscontro di ciò che apprendevano nella Scrittura.
“Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così” (Atti 17:11).
Anche noi della chiesa di Cristo di Catania oggi vogliamo seguire il loro esempio, riunendoci settimanalmente per un incontro di studio biblico. In questa occasione un fratello predicatore tiene una lezione di studio su un argomento biblico (di solito un argomento viene sviluppato in diversi incontri) lasciando poi la parola per interventi o domande sul tema trattato, favorendo così la libera discussione e il confronto utile per la continua crescita spirituale.
Lo studio biblico si tiene ogni mercoledì presso il locale di Via Roccaromana, 33 a partire dalle ore 19:00
L’Agape (da agapao, amore fraterno) era per i cristiani delle origini, il banchetto comunitario che si consumava dopo il culto. I primi cristiani erano soliti riunirsi periodicamente per consumare un pasto in comune, e giacché lo si faceva in prossimità del culto di adorazione, assumeva un carattere altamente spirituale.
Anche ai nostri giorni organizziamo delle agapi fraterne nel giorno di domenica dopo aver reso il culto a Dio.
Ci riuniamo per l’Agape di solito, tranne nel periodo estivo da giugno a settembre, ogni ultima domenica del mese nel locale di Via Roccaromana, 33 a Catania.